Tra
i più begli oggetti che io abbia mai visto.
Cominciamo con il citare
un sito in francese, che ci faccia sapere chi siano questi Shang.
« La dynastie Shang (environ 1600 - 1100 av. J.C.)
…
Probablement la plus connue des dynasties chinoises est la dynastie Shang.
…
Deux des plus importantes contributions de la dynastie des Shang étaient l'usage du bronze et le système d'écriture.
…
A
son apogée, la dynastie Shang occupe un territoire assez vaste dans le
cours moyen du Fleuve Jaune. Elle a changé plusieurs fois de capitale.
…
Les
tombes des nobles de Shang enferment quantité d'objets, car les Shang
croient que les morts peuvent en profiter dans l'au-delà. Les
archéologues ont trouvé dans ces tombes des vases et des coupes servant
aux rituels, des armes, des chars de combats avec leurs chevaux et des
esclaves sacrifiés pour la circonstance.
Sous la dynastie Shang,
la technique de fabrication des objets de bronze est déjà très évoluée.
Beaucoup de vases, de récipients et de coupes destinés aux rituels sont
en bronze. Ces pièces atteignent parfois des tailles assez imposantes.
Cependant, le bronze reste une matière précieuse. Il n'est donc pas
encore employé dans la fabrication des outils agricoles. Et, pendant
plusieurs centaines d'années, les paysans continuent à travailler à
l'aide d'outils en bois ou en pierre.
Parmi les nombreuses
découvertes de bronzes antiques, on constate alors une rationalisation
des formes en fonction de leur usage. Les bronzes deviennent
l'illustration frappante d'une organisation complexe de la société
chinoise où les rites touchèrent à la fois le pouvoir et la vie de tous
les jours. Les artistes ont brillé par leur créativité pour décorer les
récipients, les instruments, les armes et les divers accessoires en
métal. »
In
questo sito,
diverso dal precedente, in inglese, si discetta sui bronzi, dandoci
alquante informazioni e illustrazioni; abbiamo anche alcuni schemi con
le forme più frequenti assunte dai bronzi, oggetti con funzione rituale.
Anche qui , di nuovo in inglese, varie informazioni e illustrazioni.
Questo è il mostro taotie, ripetuto all’infinito sui bronzi.
dal museo di sanxingdui , bronzi (ed altro).
Ora
due immagini, di cui segnalo la fonte: si tratta di siti che non vi
invito a visitare, ma che indico per dirvi da dove vengono le immagini.
Da
qui
Ancient Sichuan: Bird Head, Bronze, Late Shang, ca. 1200 BC
Da
qui
Bronze tiger, Late Shang Period (c. 1200-1050 B.C.)
Jiangxi Provincial Museum, Nanchang
I
bronzi venivano usati ritualmente; riti sciamanici che mettevano
in comunione gli uomini e le bestie, gli animali guida. Servivano per
mescere liquidi e cucinare cibi durante cerimonie.
Un vecchio
testo - non antico quanto i vasi, solo del V-IV secolo a. C - parlando
dei bronzi dice che gli antichi imperatori fecero estrarre minerali dai
monti e dai fiumi per fondere i vasi. Si uccisero fagiani e si
invocarono tartarughe perchè i vasi avessero quattro gambe e cuocessero
da soli, senza fuoco, si sollevassero senza essere alzati, si muovessero
senza essere trasportati, così che si potessero usare nei sacrifici.
Tocco
macabro: i raffinati Shang - che iniziarono la scrittura, usarono la
seta, scolpirono la giada, produssero la proto porcellana e fusero i
mirabili bronzi - attuavano sacrifici umani; in una tomba sono stati
trovati fino a 76 cadaveri di uomini che hanno tutto l'aspetto di essere
stati sacrificati. E cavalli. Per esempio: carro, due scheletri di
cavalli al tiro, uno scheletro umano alla guida.
I Shang sono
stati la prima dinastia cinese sufficientemente documentata; prima
vennero i misteriosi Xia. Dopo di loro, i famosi - famosi solo dopo la scoperta
della tomba con i guerrieri di terracotta - Quin, fulminea dinastia che
durò vent'anni, mi pare. Guerrieri di terracotta che alcuni suppongono
sostituiscano uomini veri sacrificati.
Vidi i bronzi per la
prima volta su un libretto, ARTE CINESE, di Valentino Crivellato, Mondadori 1961. Anche
nelle piccole foto in bianco e nero i bronzi risplendono, Valentino
canta e loda innamorato, ed io di conserva.
Poi li incontrai di persona in varie mostre:
- la prima a Venezia nell'83, 7000 ANNI DI CINA. Arte e archeologia cinese dal
neolitico alla dinastia degli Han, Silvana Editoriale,
- la seconda a
Roma nel '93, dieci anni dopo, LA CIVILTA' DEL FIUME GIALLO. I tesori
dello Shanxi dalla preistoria all'epoca Ming, Leonardo De Luca Ed.
- poi altre, più recenti.
Dal secondo catalogo, ecco due vasi.
Il
primo si suppone dovesse contenere liquidi alcolici; la decorazione è
cosituita da due maschere taotie capovolte, che occupano interamente
ciascuna delle due facce del vaso. Tra le corna del taotie si nota una
cicala dalle lunghe zampe; la cicala rappresenta la resurrezione e la
rinascita.
Il secondo vaso si suppone contenesse cereali. La
fascia mediana ha ancora due maschere taotie, una per faccia; le
maschere sono formate da due draghi affrontati, altri draghi corrono
sulla supeficie del vaso.
Già, i draghi. L'estremo oriente è pieno di draghi...

Una piccola riflessione sulle patine. Sono
una della componenti del fascino di questi bronzi. Il metallo che
cambia, muta, vira verso colorazioni e luminosità impreviste,
trasformando l'oggetto. Un
brindisi (attingendo dai sacri bronzi dedicati a contenere i vini
rituali) agli alchimisti, artigiani, artisti che da sempre cercano di
catturare il mistero delle patine, piegarlo al progetto.
Un'altra
nota la merita lo sciamnesimo che ha segnato la funzione e
l'iconografia di questi bronzi, e che ha accompagnato le libagioni
sacre, che avrebbero favorito il viaggio dello sciamano verso il mondo
degli spiriti-animali; viaggio per comunicare con loro e contrattare le
migliori condizioni tra loro e il suo popolo.
Lo sciamanesimo - una
cultura spirituale che ha attraversato i secoli e ha lasciato tracce
persistenti presso antichi e moderni popoli del continente eurasiatico –
può essere affrontato da diversi punti di vista: le ampie migrazioni
dei miti, la rilevanza della tradizione orale, la sintonia uomo-ambiente,
la "trance" sciamanica, l'estasi, a confronto di fenomeni storici, ma
anche attuali.
Sembrerebbe che, risalendo alle radici della
storia, culture che possono essere riferite allo sciamanesimo emergano
in un'area molto ampia. Le ricerche sullo sciamanesimo, infatti,
hanno inizialmente riguardato le popolazioni ugro-finniche ma, dal
confronto tra le tradizioni e i motivi mitologici di vari popoli, da
quelli dell’area balcanica e dell’area mediterranea a quelli della
Siberia, dagli abitanti delle terre prospicienti l’Adriatico a quelli
delle terre intorno al Baltico, è emersa una sorprendente condivisione
di miti e credenze, un'antichissima matrice culturale euroasiatica.
Dopo
l'epoca Shang, in Cina continua la produzione di bronzi di alto livello
- anche se, per alcuni, i bronzi Shang sono di una qualità mai più
ripetuta - ma l'esclusiva funzione rituale si perde. I bronzi diventano
anche d'uso "quotidiano", per quanto sempre elitario. Non si tratta più
di bronzi terrifici dai quali ci guardano animali mostruosi e totemici,
di bronzi che camminano da soli e cuociono cibi senza fiamma, che si
sollevano, che volano, che ci accompagnano nell'altro mondo.
Mettiamo che ci si volesse raccappezzare; sul sito Chinese grafic art (volendo, anche in cinese), si può acquisire
qualche nota su tutte le dinastie
Per esempio, quanto ai Shang si dice:
There
are three things to know about the Shang: one, they were the most
advanced bronze-working civilization in the world; two, Shang remains
provide the earliest and most complete record of Chinese writing (there
are a few Neolithic pots that have a few characters scratched on them;
however, a few characters do not a complete writing system make),
scratched out on the shoulder blades of pigs for oracular purposes; and
three, they were quite possibly the most blood-thirsty pre-modern
civilization. They liked human sacrifice -- a lot. If a king died, then
more than one hundred slaves would join him in the grave. Some of them
would be beheaded first. Some of them were just thrown in still alive.
Later dynasties replaced the humans with terra-cotta figures, resulting
in things like the underground army. They also did things like human
sacrifice for building consecrations and other ceremonial events. The
Shang had a very odd system of succession: instead of a patrilineal
system where power was passed from father to son, the kingship passed
from elder brother to younger brother, and when there were no more
brothers, then to the oldest maternal nephew.
Ancora sui Shang, notizie da
National Geographic
che ci dice, tra l'altro, commentando queste teste:
Experts
had long believed that the Yellow River plain was the cultural hub of
early China. But in 1986 when a trove of artifacts—including some 50
bronze heads such as these—were unearthed nearly 700 miles (1,000
kilometers) to the southwest in Sanxingdui, the experts realized they
were wrong: China had not one ancient center but many. Creating such
totems required great technical sophistication because bronze is a tough
material to work, says Robert Murowchick, a professor of East Asian
archaeology and anthropology at Boston University. "The discovery of
these heads," he says, "was a very big deal because it is forcing us to
rethink our understanding of early civilizations in ancient China."
Ecco ancora lo stesso inressante signore da
qui
Bronze human head with gold leaf, Late Shang Period (c. 1300-1100 B.C.)
Sanxingdui Museum, Guanghan
Eastern Zhou (771 - 256 BC)
Spring & Autumn Period (722 - 481 BC)
Warring States Period (403 - 221 BC)
Ecco due bronzi di grande bellezza, del periodo successivo alla dinastia Shang.
Se
lo cercate nel link prima suggerito sulla sequenza delle dinastie,
cliccate su Eastern Zhou, troverete il periodo Primavere e Autunni, e
quello dei Regni Combattenti. Come si intuisce, succede un gran casino,
niente poteri centrali, e botte da orbi. Ma si contiunua a fondere
bronzi.
Vaso rituale del periodo Primavere e Autunni, raro in
quanto tale ed eccezionale nella fattura. Inclinando il vaso, il becco
si apre. L'uccello è sostenuto da una piccola tigre che lo puntella da
dietro e che si intravvede. Da 'La civiltà del fiume giallo' cit.
Vaso
rituale del periodo Regni Combattenti: un rinoceronte di bronzo,
ageminato d'argento e d'oro; il corpo è cosparso di decorazioni a
nuvola"; tra una nube e l'altra, si intravvedono realistiche setole...
Il liquido esce da una cannula posta sul lato destro della bocca.
C'erano allora rinoceronti in Cina? Sì, c'erano. Sia rinoceronti, che
elefanti. L'artista l'ha visto bene. Da '700 anni di Cina' cit.